Dramione

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martedì 24 gennaio 2012

L'incantevole difetto - Gemellina



Le parole per un capello
di Gemellina


Un anno di matrimonio, il loro primo anno insieme da marito e moglie, e Draco Malfoy stentava ancora a credere che aveva un suocero e una suocera… babbani!
Per festeggiare quel triste 31 Gennaio per il resto della popolazione,  ma speciale per loro, aveva pregato ed obbligato la sua mogliettina affinché indossasse l’elegante abito che giaceva sul letto.
Qualsiasi donna avrebbe fatto i salti di gioia nel sapere dei festeggiamenti esagerati per un anniversario, ma lei… no.
Pensava fosse di troppo il cocktail iniziale, la cena eccessivamente lussuosa e il resto della serata in camera d’albergo tra milioni di bollicine, e solo quando la sua donna espose i suoi tristi piani di mangiare qualcosa in una trattoria a conduzione familiare,si rese conto di aver sposato un uomo con le tette.
Ma malgrado le poco arzigogolate idee di festeggiamento della moglie, l’incaponirsi di Draco ebbe la meglio, e nonostante lui ormai fosse pronto da un’ora, la sua bella era ancora dentro al bagno per ultimare, si sperava, la preparazione.
Seduto sul divano il piede sembrava non volerne sapere di star fermo.
“Pensi di uscire dal bagno in tempo per festeggiare questo anniversario o quello dell’anno prossimo?!”, sbuffò innervosito dall’esagerato ritardo.
Hermione a quelle parole strabuzzò gli occhi: come osava porle quella domanda? Alla fine era colpa del marito se stava tardando!
Lui e le fissazioni con i festeggiamenti in grande stile!
“Si spera per questo, ma non ne sono sicura!”, disse impettita di rimando.
Non… non ne sei sicura? Che vuol dire?!”, era leggermente agitato.
Bussò, lei aprì e tutto ciò che vide era che la sua Hermione era… splendida.
“Sei bellissima! Mi spieghi qual è il problema?”
“Lo dici solo perché siamo in ritardo e non ne puoi più di aspettare!”
“Anche…”, celiò e il risultato furono una linguaccia e un buffetto doloroso sulla testa.
Hermione sospirò rumorosamente, lui era impeccabile, l’avrebbe fatto sfigurare… dannati i suoi capelli cespugliosi!
“Mi dici qual è il problema?”, chiese serio, quasi preoccupato.
“I miei capelli!”, confessò stancamente.
Lui non si scompose, ma la risata fu piuttosto fragorosa; tanto che lei iniziò a pensare di mettersi il pigiama in flanella e farlo festeggiare… da solo!
Notando l’espressione inferocita, si impose di non ridere ed esserle d’aiuto.
Capelli… puah, lui s’era innamorato di quella massa informe!
“I tuoi capelli? Sono sempre stati così… cos’è che non va?”
“Sono orribili, inguardabili… crespi da morire e questa umidità non aiuta!”, sì, era davvero in crisi, ma lui la fece girare in modo che si specchiasse interamente.
“Amore, li vedi?”, le chiese cingendola in un abbraccio e toccandole i capelli.
“Sì”
“E ti vedi?”
“Sì”, rispose stranita.
“Non mi pare… se ti vedessi, sapresti che io ti amo anche per i tuoi indomabili capelli crespi.”
“Bugiardo”, soffiò sorridendo sulle labbra del marito.
“E perché? Senza questi capelli e il braccio perennemente in aria… non ti avrei mai notata!”
Gli sorrise raggiante.
Mille erano i motivi per cui l’aveva sposato, ma soprattutto perché solo un folle poteva amare quella massa cespugliosa.

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